Ho deciso di tirare fuori ed esprimere quello che era nascosto in me...

... di conoscermi, di diventare chi sono davvero.

 
 

Emanuela Spazzarini

La prima volta che ho “toccato” l’argilla è stato in un piccolo laboratorio nel centro storico di Genova, mentre stavo preparando la Tesi in lettere moderne ed il mio percorso sembrava già tracciato.

È stato amore a prima vista; modellare la terra mi faceva stare bene, così portare avanti questa passione è stato inevitabile, anche se era uno sfogo cui dedicarsi unicamente nel tempo libero.

Dopo qualche anno, però, l’incontro con la ceramica raku mi  ha fatto scattare la voglia di  fare un salto nel vuoto: lasciare un impiego certo per far di quella passione il mio lavoro.

Ho deciso di tirare fuori ed esprimere quello che era nascosto in me, di conoscermi, di darmi spazio e di diventare chi sono davvero.

Il mio fare ceramica non segue propriamente i canoni tradizionali, visto che ho fatto un percorso da autodidatta e non ho le basi tecniche che può dare una scuola d’arte, ma ho avuto la fortuna di incontrare maestri eccezionali, che mi hanno permesso di avere solide fondamenta sulle quali edificare.

Non è stato un percorso sempre agevole, ho dovuto lavorare con tenacia per trovare un mio linguaggio, un’identità artistica, soluzioni di realizzo laddove mancavano basi tecniche e infine cercare occasioni giuste per farmi conoscere.

Tuttavia, quando mi metto all’opera, nel mio laboratorio immerso tra il bosco ed il fiume, e riesco a realizzare ciò che poco prima era solo un’idea nella mia mente, sento che nient’altro potrebbe appagarmi di più. E sono felice della scelta fatta!

Terra, Acqua, Aria e Fuoco. I Quattro Elementi sono tutti  presenti e ricorrenti nelle varie fasi del mio lavoro; si susseguono e si rincorrono ed uno in particolare contraddistingue sia lo spazio in cui lavoro, che quello che più di ogni altro mi dà ispirazione, l’acqua.

L’acqua che scorre nel fiume accanto al laboratorio, e l’acqua del mare, senza il quale non saprei stare!